CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
PARTE PRIMA
LA PROFESSIONE DELLA FEDE
SEZIONE SECONDA: LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA
CAPITOLO TERZO CREDO NELLO SPIRITO SANTO
ARTICOLO 9 «CREDO LA SANTA CHIESA CATTOLICA»
Paragrafo 5 LA COMUNIONE DEI SANTI 946
Dopo aver confessato « la santa Chiesa cattolica », il Simbolo degli
Apostoli aggiunge « la comunione dei santi ». Questo articolo è, per
certi aspetti, una esplicitazione del precedente: « Che cosa è la Chiesa
se non l'assemblea di tutti i santi? ». 503 La comunione dei
santi è precisamente la Chiesa. 947 « Poiché
tutti i credenti formano un solo corpo, il bene degli uni è comunicato
agli altri. [...] Allo stesso modo bisogna credere che esista una
comunione di beni nella Chiesa. Ma il membro più importante è Cristo,
poiché è il Capo. [...] Pertanto, il bene di Cristo è comunicato a tutte
le membra; ciò avviene mediante i sacramenti della Chiesa ». 504
« L'unità dello Spirito, da cui la Chiesa è animata e retta, fa sì che
tutto quanto essa possiede sia comune a tutti coloro che vi appartengono
». 505 948 Il termine «
comunione dei santi » ha pertanto due significati, strettamente legati:
« comunione alle cose sante (sancta) e « comunione tra le persone
sante (sancti) ».
« Sancta sanctis! » – le cose sante ai santi –
viene proclamato dal celebrante nella maggior parte delle liturgie
orientali, al momento dell'elevazione dei santi Doni, prima della
distribuzione della Comunione. I fedeli (sancti) vengono nutriti
del Corpo e del Sangue di Cristo (sancta) per crescere nella
comunione dello Spirito Santo (Koinonia)
e comunicarla al mondo.
I. La comunione dei beni spirituali 949
Nella prima comunità di Gerusalemme, i discepoli « erano assidui
nell'ascoltare l'insegnamento degli Apostoli e nell'unione fraterna,
nella frazione del pane e nelle preghiere » (At 2,42).
La comunione nella fede. La fede dei fedeli è la fede della
Chiesa ricevuta dagli Apostoli, tesoro di vita che si accresce
mentre viene condiviso. 950 La comunione
dei sacramenti. « Il frutto di tutti i sacramenti appartiene così a
tutti i fedeli, i quali per mezzo dei sacramenti stessi, come
altrettante arterie misteriose, sono uniti e incorporati in Cristo.
Soprattutto il Battesimo è al tempo stesso porta per cui si entra nella
Chiesa e vincolo dell'unione a Cristo [...]. La comunione dei santi
significa questa unione operata dai sacramenti [...]. Il nome di
"comunione" conviene a tutti i sacramenti in quanto ci uniscono a Dio
[...]; più propriamente però esso si addice all'Eucaristia che in modo
affatto speciale attua questa intima e vitale comunione soprannaturale
». 506 951 La comunione dei
carismi. Nella comunione della Chiesa, lo Spirito Santo « dispensa
pure tra i fedeli di ogni ordine grazie speciali » per l'edificazione
della Chiesa. 507 Ora « a ciascuno è data una manifestazione
particolare dello Spirito per l'utilità comune » (1 Cor 12,7).
952 « Ogni cosa era fra loro comune » (At 4,32). « Il
cristiano veramente tale nulla possiede di così strettamente suo che non
lo debba ritenere in comune con gli altri, pronto quindi a sollevare la
miseria dei fratelli più poveri ». 508 Il cristiano è un
amministratore dei beni del Signore. 509
953 La comunione della carità. Nella « comunione dei santi »
« nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso » (Rm
14,7). « Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un
membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo
di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte » (1 Cor
12,26-27). « La carità non cerca il proprio interesse » (1 Cor
13,5). 510 Il più piccolo dei nostri atti compiuto nella
carità ha ripercussioni benefiche per tutti, in forza di questa
solidarietà con tutti gli uomini, vivi o morti, solidarietà che si fonda
sulla comunione dei santi. Ogni peccato nuoce a questa comunione.
II. La comunione della Chiesa del cielo e della terra
954 I tre stati della Chiesa. « Fino a che il Signore non
verrà nella sua gloria e tutti gli angeli con lui e, distrutta la morte,
non gli saranno sottomesse tutte le cose, alcuni dei suoi discepoli sono
pellegrini sulla terra, altri che sono passati da questa vita stanno
purificandosi, altri infine godono della gloria contemplando
"chiaramente Dio uno e trino, qual è" »: 511
« Tutti però, sebbene in grado e modo diverso,
comunichiamo nella stessa carità di Dio e del prossimo e cantiamo al
nostro Dio lo stesso inno di gloria. Tutti quelli che sono di Cristo,
infatti, avendo il suo Spirito formano una sola Chiesa e sono tra loro
uniti in lui ». 512
955 « L'unione quindi di coloro che
sono in cammino coi fratelli morti nella pace di Cristo non è
minimamente spezzata, anzi, secondo la perenne fede della Chiesa, è
consolidata dalla comunicazione dei beni spirituali ». 513
956 L'intercessione dei santi. « A causa infatti della loro
più intima unione con Cristo, i beati rinsaldano tutta la Chiesa nella
santità [...]. Non cessano di intercedere per noi presso il Padre,
offrendo i meriti acquistati in terra mediante Gesù Cristo, unico
mediatore tra Dio e gli uomini. [...] La nostra debolezza quindi è molto
aiutata dalla loro fraterna sollecitudine »: 514
« Non piangete. Io vi sarò più utile dopo la mia morte e
vi aiuterò più efficacemente di quando ero in vita ». 515
« Passerò il mio cielo a fare del bene sulla terra ».
516
957 La comunione con i santi.
« Non veneriamo la memoria dei santi solo a titolo d'esempio, ma più
ancora perché l'unione di tutta la Chiesa nello Spirito sia consolidata
dall'esercizio della fraterna carità. Poiché come la cristiana comunione
tra coloro che sono in cammino ci porta più vicino a Cristo, così la
comunione con i santi ci unisce a Cristo, dal quale, come dalla fonte e
dal capo, promana tutta la grazia e tutta la vita dello stesso popolo di
Dio »: 517
« Noi adoriamo Cristo quale Figlio di Dio, mentre ai
martiri siamo giustamente devoti in quanto discepoli e imitatori del
Signore e per la loro suprema fedeltà verso il loro Re e Maestro; e sia
dato anche a noi di farci loro compagni e condiscepoli ». 518
958 La comunione con i defunti.
« La Chiesa di quelli che sono in cammino, riconoscendo benissimo questa
comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi
della religione cristiana ha coltivato con una grande pietà la memoria
dei defunti e, poiché "santo e salutare è il pensiero di pregare per i
defunti perché siano assolti dai peccati" (2 Mac 12,46), ha
offerto per loro anche i suoi suffragi ». 519 La nostra
preghiera per loro può non solo aiutarli, ma anche rendere efficace la
loro intercessione in nostro favore. 959
Nell'unica famiglia di Dio. « Tutti noi che siamo figli di Dio e
costituiamo in Cristo una sola famiglia, mentre comunichiamo tra di noi
nella mutua carità e nell'unica lode della Trinità Santissima,
corrispondiamo all'intima vocazione della Chiesa ». 520
In sintesi 960 La Chiesa è «
comunione dei santi »: questa espressione designa primariamente
le « cose sante » (sancta), e innanzi tutto l'Eucaristia
con la quale « viene rappresentata e prodotta l'unità dei fedeli, che
costituiscono un solo corpo in Cristo ». 521
961 Questo termine designa anche la comunione delle «
persone sante » (sancti) nel Cristo che è « morto per tutti
», in modo che quanto ognuno fa o soffre in e per Cristo porta frutto
per tutti. 962 « Noi crediamo
alla comunione di tutti i fedeli di Cristo, di coloro che sono
pellegrini su questa terra, dei defunti che compiono la loro
purificazione e dei beati del cielo; tutti insieme formano una sola
Chiesa; noi crediamo che in questa comunione l'amore misericordioso di
Dio e dei suoi santi ascolta costantemente le nostre preghiere ».
522
(503) San Niceta di Remesiana, Instructio ad competentes, 5, 3,
23 [Explanatio Symboli, 10]: TPL 1, 119 (PL 52, 871).
(504) San Tommaso d'Aquino, In Symbolum Apostolorum scilicet « Credo
in Deum » expositio, 13: Opera omnia, v. 27 (Parigi 1875) p.
224. (505) Catechismo
Romano, 1, 10, 24: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona
1989) p. 119. (506)
Catechismo Romano, 1, 10, 24: ed. P. Rodríguez (Città del
Vaticano-Pamplona 1989) p. 119.
(507) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 12: AAS 57
(1965) 16. (508) Catechismo
Romano, 1, 10, 27: ed. P. Rodríguez (Città del Vaticano-Pamplona
1989) p. 121. (509) Cf Lc
16,1-3. (510) Cf 1 Cor
10,24. (511) Concilio Vaticano
II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49: AAS 57 (1965) 54.
(512) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49: AAS 57
(1965) 54-55. (513) Concilio
Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49: AAS 57 (1965) 55.
(514) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 49: AAS 57
(1965) 55. (515) San Domenico,
morente, ai suoi frati: Relatio iuridica 4 (Fra Rodolfo da
Faenza), 42: Acta sanctorum, Augustus I, p. 636; cf Giordano di
Sassonia, Vita 4, 69: Acta sanctorum, Augustus I, p. 551.
(516) Santa Teresa di Gesù Bambino, Ultimi colloqui (17 luglio
1897): Opere complete (Libreria Editrice Vaticana 1997) p. 1028.
(517) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 50: AAS 57
(1965) 56. (518) Martyrium
sancti Polycarpi, 17, 3: SC 10bis, 232 (Funk 1, 336).
(519) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 50: AAS 57
(1965) 55. (520) Concilio
Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 51: AAS 57 (1965) 58.
(521) Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 3: AAS 57
(1965) 6. (522) Paolo VI,
Credo del popolo di Dio, 30: AAS 60 (1968) 445. |